martedì 16 settembre 2014

#7 "Prof, cosa ne pensa del frequentare un anno all'estero?"

L'ultimo post risale al 24 agosto e devo ammettere che mi sento in colpa. Comunque in queste settimane non è successo essenzialmente nulla. Ho passato gli ultimi giorni di vacanze cercando di recuperare i compiti che non avevo fatto d'estate.
La buona notizia è che ho finalmente scoperto le mie allergie e guess what, sono allergica ad un cortisonico... ed ho preso cortisone per due mesi. Ho scoperto di avere delle leggerissime intolleranze alimentari, ma sono talmente lievi che sono praticamente inesistenti. Non potete capire quanto io sia felice di aver finalmente scoperto la derivazione dei miei problemi di salute.

La situazione "Anno da exchange" è un continuo tira e molla con mia mamma. In realtà ne abbiamo parlato a fondo e sono quasi convita che il suo responso sarà positivo. Lei e la nonna vogliono solo che io riesca a passare bene la terza impegnadomi.

Dunque, ieri è iniziata la scuola... è stato traumatico, sono anche finita in una posizione di merda. Ho deciso comunque che quest'anno sarà tutto incentrato sulla scuola. Voglio veramente impegnarmi, senza farmi condizionare da nulla e perseverare fino al mio obbiettivo. Tutti dicono sia dura la terza liceo: materie nuove, professori nuovi, metodo di studio nuovo... Io in realtà sono molto felice, adoro la letteratura e non vedo l'ora di iniziarla in lingua. Oggi abbiamo fatto la prima lezione di filosofia e mi intriga troppo. Non so per quale motivo, ma è così interessante il fatto che l'uomo sia costantemente così curioso e voglia sapere tutto di ciò che lo circonda. In caso tra qualche mese scriva che odio filosofia, avete il diritto di catalogarmi come una delle sue innocenti vittime. 

Passando alla "notizia" importante. Oggi abbiamo avuto la professoressa di inglese (con la quale ho partecipato a due viaggi studio e mi conosce abbastanza bene) ed ho approfittato del tempo libero alla fine della lezione per andare a chiedere un parere sull'anno all'estero. Ero veramente molto timorosa, sopratutto perché lei è molto, molto apprensiva. Non sapevo come dirglielo e con nonchalance sono arrivata, sono scoppiata a ridere e le ho detto "Prof, ma lei cosa ne pensa del frequentare un anno all'estero?". Con mia grande sorpresa mi ha risposto dicendomi che per lei è una grandissima opportunità e che non bisognerebbe farsi scappare. Ognuno di noi dovrebbe farlo perché rappresenta un grandissimo sviluppo personale. Giuro che volevo abbracciarla e batterle il cinque, ma mi sono trattenuta. Ha inoltre detto che lei sarebbe favorevole, ma solitamente gli altri docenti no perché trovano sia una perdita di tempo. La cosa buona è che loro non possono impedirmi di partire e sono obbligati a promuovermi in quinta, l'unica cosa sarebbe la quantità esponenziale di studio che dovrò affrontare appena torno. Sono sicura di potercela fare e di conseguire una buona maturità, quindi riuscirò sicuramente a recuperare.

Studio permettendo, la prossima settimana compilerò il modulo di selezione ed il prima possibile farò il colloquio con la psicologa. Sono veramente impaziente di tutto, ma so che alla fine la pazienza è l'unica cosa di cui bisogna armarsi.

Torno a studiare o prendo 3 in chimica, alla prossima!

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